Pioggia, vento, umidità, freddo o caldo improvvisi possono diventare per più di qualcuno la causa di una giornata storta, portando cattivo umore o disturbi di natura fisica, dal mal di testa alla nausea fino alla tachicardia, i cui effetti possono presentarsi anche 48-72 ore prima che si verifichi il cambiamento climatico. Scopriamo perché e in che modo il meteo influisce così tanto sui processi biologici dell’organismo.
Considerata una vera e propria sindrome psico-fisica, la meteoropatia si manifesta in seguito a un graduale o improvviso cambiamento climatico. Quando le condizioni meteorologiche variano bruscamente, l’organismo deve adattarsi velocemente e questo porta a un’alterazione nella produzione di ormoni da parte dell’ipotalamo, soprattutto della serotonina che svolge un ruolo chiave nella stabilizzazione dell’umore. Questa maggiore sensibilità dei meteoropatici agli sbalzi di temperatura e alle variazioni della pressione atmosferica sottopone l’organismo a un maggiore stress, che si ripercuote sul metabolismo e sui processi di adattamento.
La sindrome meteoropatica si manifesta tendenzialmente due o tre giorni prima dell’arrivo della perturbazione con un senso di malessere generale. Durante la fase acuta permangono per qualche giorno sintomi come irritabilità, ansia, malinconia, astenia, insonnia, cefalea, difficoltà di concentrazione, mal di stomaco e dolore alle articolazioni. Queste manifestazioni si attenuano rapidamente con il tempo e con la fine delle variazioni meteorologiche.
Meteoropatia primaria e secondaria: la differenza.
L’ipersensibilità al meteo può essere anche una condizione temporanea causata dallo stress e da un periodo di particolare affaticamento e tensione emotiva. In questo caso si parla di meteoropatia primaria e può colpire chiunque, non è associata a disturbi preesistenti, ma dipende unicamente dalle variazioni meteorologiche.
Quando invece ci sono patologie pregresse e i soggetti sono particolarmente vulnerabili, i disturbi peggiorano con i cambiamenti di tempo. Ecco quindi che chi ha subito dei traumi muscolo-scheletrici, soffre di sindromi osteoarticolari o di cefalea cronica, vede acuirsi i fastidi. Ciò è dovuto alla diminuzione dell’effetto analgesico delle endorfine, a sua volta dovuta al variare dei parametri meteorologici, che riduce la soglia del dolore e le difese immunitarie. Per chi invece soffre di ipertensione, un cambio brusco della temperatura aumenta il rischio di tachicardia, palpitazioni e crisi ipertensive.
Come sconfiggere il mal di tempo nel modo giusto.
Se il tempo ci butta giù, esistono alcune strategie per affrontare al meglio i cambi di meteo, a partire da uno stile di vita sano e una dieta varia ed equilibrata, con cibi che contengono antiossidanti, magnesio, vitamine del gruppo B e che rafforzano le difese immunitarie. Anche adottare buone abitudini come fare movimento e trascorrere del tempo all’aria aperta è importante, perché aiuta a riattivare la resistenza del corpo ai cambiamenti atmosferici a cui non siamo più abituati, vivendo in ambienti costantemente climatizzati. Allo stesso modo, per allenare il sistema di termoregolazione del corpo, sarebbe ottimale fare la doccia alternando acqua calda e fredda.
In generale, per allontanare quando più possibile le fonti di stress, dedicarsi a un hobby o ricavarsi dei momenti di relax è un ottimo sistema per aiutarci ad attenuare gli influssi negativi del meteo sul nostro umore.
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