L’inizio della primavera porta con sé la voglia di cambiamento e di novità, ma anche il bisogno di mettere ordine dentro e fuori di noi. In questo può venirci in aiuto il decluttering, una parola inglese che significa “eliminare il superfluo” e che rappresenta un’autentica filosofia di vita in cui liberarsi degli oggetti inutili, conservando l’essenziale, diventa un modo per aumentare il nostro spazio vitale e stare bene con noi stessi.
Forse non ci abbiamo mai pensato, ma esiste una forte connessione tra lo spazio fisico in cui viviamo e ci muoviamo e il nostro spazio emotivo e mentale. Fare ordine, conservare l’essenziale, rinunciare al superfluo e al bisogno di accumulare cose spesso inutili significa lasciare più spazio a noi stessi e al nostro benessere. Sì, perché il disordine può essere un sintomo fisico del nostro stato mentale e può, a sua volta, influenzare la concentrazione e il benessere emotivo, provocando ansia e stress. Riempire la propria casa di oggetti che non si ha il coraggio di buttare soffoca la creatività, rompe l’armonia e toglie spazio a ciò che verrà.
Il significato emotivo degli oggetti.
Ma perché allora si tende ad accumulare, a comprare di più di quello che realmente serve ed è così difficile liberarsi delle cose del passato? Ce lo spiegano la psicanalisi e la teoria dell’oggetto transizionale, che mostrano come già dall’età infantile si attribuisca alle cose un valore speciale e un potere calmante. Da adulti poi continuiamo a dare a vestiti, soprammobili e utensili un significato emotivo: rappresentano un bagaglio di memorie ed esperienze, ci ricordano persone, luoghi, progetti, un pezzo della nostra vita che non siamo disposti a lasciar andare. È come se a tutti questi beni materiali fosse legata la nostra identità e, buttandoli via, avessimo paura di perdere una parte di noi e del nostro passato. In questo modo siamo portati a conservare tutto, a trattenere, fuori e dentro di noi.
Un ambiente ordinato per trasmettere serenità.
Arriva così il momento in cui mettere ordine e fare decluttering è necessario per lasciare spazio al nuovo e andare avanti, per liberarci delle cose del passato che non ci appartengono più e fare posto solo a quello che ci serve davvero, e che ci rappresenta in questo momento della nostra vita. Iniziare dall’ambiente in cui viviamo è il primo passo per regalarci leggerezza e serenità. Ma come? Capendo innanzitutto cosa ci serve davvero: è un oggetto che usiamo periodicamente? Saremmo disposti a pagarlo per averlo? Se la risposta è no, è arrivato il momento di liberarsene. A questo punto possiamo decidere se regalare nuova vita a quegli oggetti donandoli, vendendoli, riciclandoli, oppure buttandoli definitivamente.
Avere una casa ordinata regala un sollievo immediato e un senso di soddisfazione e benessere, ma soprattutto insegna a vivere meglio i nostri spazi e a comprare solo ciò che realmente ci serve.
Il decluttering emotivo.
Riorganizzare gli spazi di casa è un po’ come mettere ordine alla nostra esistenza. Come succede per le cose materiali, infatti, la tendenza a non lasciare andare avviene anche con i pensieri, i ricordi, le preoccupazioni che non ci fanno stare bene e appesantiscono la mente. Fare decluttering emotivo si può, ma richiede un certo sforzo per non lasciarsi sopraffare dai pensieri negativi e dalle zavorre del passato. Lo psicoterapeuta Donald Altman nel suo libro “Il magico potere del riordino emotivo” suggerisce alcuni passaggi fondamentali per eliminare il superfluo che non ha più un valore nel presente, lasciandosi definitivamente alle spalle errori, rapporti nocivi ed esperienze negative. È importante anche imparare ad abbandonare la propria comfort zone, aprendosi al cambiamento e abbandonando i vecchi schemi. Esercitarsi quotidianamente con il decluttering, prevenendo nuovi accumuli, aiuterà ad acquisire maggiore sicurezza e a conquistare ogni giorno serenità e fiducia in noi stessi.
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