La gravidanza, a differenza dello stereotipo che lo vuole come un periodo sempre sereno, non consiste in nove mesi di “perfetta” felicità, ma in un periodo ricco di cambiamenti, spesso accompagnato da una certa instabilità emotiva e da alterazioni dell’umore, dovuta anche a mutamenti ormonali.
La donna incinta, specialmente nell’ultimo periodo di attesa, si sente vulnerabile. La sua mobilità è ridotta e sa che dovrà far fronte a situazioni nuove, che richiederanno un impegno ed energia. Il vissuto della donna, può essere turbato da episodi di tristezza, di preoccupazione e di ansia per il futuro. In questi casi l’umore non è stabile e tende al malinconico.
Le prime settimane dopo il parto: gioia perfetta per tutte?
L’ immaginario collegato al post parto è, come quello relativo alla gravidanza, tutto positivo: l’arrivo dal nascituro, le felicitazioni, l’intimità familiare e l’allattamento, ci appaiono come una sequenza di momenti privi di ombre.
I fatti ci dicono, invece, che le prime settimane dopo il parto sono un periodo delicato per tutte le donne e, per molte, addirittura caratterizzato da negative alterazioni dell’umore.
Dopo il parto i mutamenti ormonali continuano, la donna si prepara ad allattare e continua la sospensione del ciclo mestruale.
Per molte donne i primi giorni dopo il parto sono caratterizzati da un grande senso di stanchezza: la donna, che ha da poco partorito, si sente debole; il bambino è allattato anche di notte e si riducono così le ore di riposo notturno. Inoltre, si possono manifestare tristezza, accompagnata da pianto apparentemente immotivato e ansia sul futuro con la neo mamma che vive con preoccupazione la sua reale capacità di gestire la nuova situazione. In una certa percentuale di casi, queste alterazioni dell’umore si protraggono anche nelle successive settimane.
Alterazioni dell’umore prima e dopo il parto: le condizioni più diffuse
Dal punto di vista scientifico è noto che prima e dopo il parto possono manifestarsi alterazioni dell’umore nelle donne.
Sappiamo che queste alterazioni dell’umore sono molto frequenti tra le donne incinta, soprattutto durante l’ultimo periodo di gravidanza.
Ugualmente è noto che il 70% circa delle puerpere è soggetto ad alterazioni emotive, che si manifestano dal 3° – 4° giorno e durano fino al 15° giorno circa dopo il parto. Questa impronta malinconica che caratterizza la sfera emotiva della puerpera è detta “maternity blues” e può sfociare, nel 20% circa dei casi, in una forma di depressione post parto nei tre mesi postnatali o nel corso del primo anno di vita del bambino.
La conoscenza di questi fenomeni tra i non esperti, soprattutto tra le donne, è oggi più ampia rispetto al passato. Si tratta di un aspetto molto importante perché sapere che esistono queste condizioni di sofferenza emotiva, anche lievi, permette di non sottovalutare le alterazioni dell’umore della donna incinta e della puerpera.
E’ opportuno che le donne in gravidanza o le puerpere con alterazioni dell’umore ne parlino con il proprio medico, facendo presente il loro vissuto emotivo, le loro preoccupazioni e le difficoltà reali o presunte.
Come si possono prevenire le alterazioni dell’umore?
In una logica preventiva è utile, per quanto possibile, adottare uno stile di vita sano. In primo luogo occorre curare la dieta, che deve essere varia, ricca di frutta e verdura, completata in modo equilibrato da alimenti contenenti Omega3, acido folico (vitamina B9) e vitamina B12. Queste sostanze aiutano a prevenire le alterazioni dell’umore ed a mantenere un tono positivo dell’umore e sono contenute nel pesce azzurro, nella frutta secca, come nocciole o noci, e in una grande varietà di altri cibi (dalle arance ai kiwi, verdure a foglia scura, pomodori, ecc.). A questo proposito è utile chiedere consigli specifici al proprio medico.
E’ inoltre opportuno praticare, per quanto possibile, un moderato esercizio fisico all’aria aperta, ad esempio dolci passeggiate. La luce solare e l’esercizio fisico stimolano la produzione di endorfine, sostanze che donano un naturale senso di benessere limitando dunque le alterazioni dell’umore.
Il sonno, infine è molto importante: la donna incinta e la puerpera devono, per quanto possibile, riposare. Se per la donna gravida ciò è più semplice, per la puerpera può diventare problematico, visto che il neonato, soprattutto nei primi mesi, chiede di essere allattato anche la notte. La puerpera deve cercare di riposare il più possibile tra una poppata del bambino e l’altra, in modo da poter recuperare le forze.
La presenza sollecita e amica di un partner, di una figura cara, che sia vicina ed empatica, aiuta la donna a sentirsi compresa, a non isolarsi.
Agire preventivamente contro le alterazioni dell’umore
In presenza di alterazioni dell’umore è buona norma innanzitutto parlarne con il medico.
Può anche essere utile, in un’ottica preventiva, assumere, prima che si manifestino alterazioni dell’umore o in presenza dei primi segnali, un integratore alimentare denominato Samefast. Si tratta di pastiglie orosolubili (si sciolgono in bocca) che contengono tre sostanze naturali: la SAMe (S-Adenosil-L-Metionina), l’acido folico e la vitamina B12.
La SAMe è prodotta normalmente nel nostro organismo e ha un’importante funzione: controlla nel cervello la produzione di neurotrasmettitori che influenzano il tono dell’umore.
Alterazioni dell’umore possono quindi dipendere da una carenza di SAMe, dovuta a fattori quali affaticamento psico-fisico, stress o simili. La produzione di SAMe da parte del nostro organismo è stimolata dall’ acido folico e dalla vitamina B12, sostanze che il nostro organismo assimila attraverso l’alimentazione.
Grazie all’assunzione di Samefast si ripristina la SAMe eventualmente carente nell’organismo e si stimola la sua naturale produzione grazie all’azione combinata di vitamina B12 e acido folico.
Samefast è un integratore naturale, non è un farmaco e non crea dipendenza: è quindi un valido aiuto per preservare da alterazioni dell’umore o ristabilire il tono dell’umore anche nel periodo della gravidanza, non presentando controindicazioni specifiche.
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