Una passeggiata di 90 minuti a contatto con la natura aiuta a mantenere alto il tono dell’umore. Lo dice la ricerca…
Il contatto con la natura fa bene anche al tono dell’umore. La ricerca conferma con i numeri ciò che l’esperienza ha sempre evidenziato: il tempo trascorso a contatto con boschi e prati, mari, laghi e fiumi, montagne e campagna, spazi verdi comunque intesi ha un effetto rigenerante per il corpo, ma anche per il tono dell’umore
Chi vive in città (attualmente il 50% della popolazione mondiale) è più esposto al rischio di disturbi psicologici: secondo gli esperti, in città il rischio di ansia è del 20% superiore rispetto alla campagna (mare/montagna) e quello di depressione è addirittura del 40% maggiore. Quindi non stupisce che anche le alterazioni del tono dell’umore siano più frequenti nelle realtà più urbanizzate.
Ora, però, una ricerca pubblicata su Proceeding of the National Academy of Sciences, a firma di un gruppo dell’Università di Stanford (California) dimostra che sono sufficienti 90 minuti di passeggiata a contatto con la natura per ridurre in modo significativo due marker tipici: l’abitudine di rimuginare pensieri negativi e il livello di attività in una zona del cervello associata al rischio di disturbi mentali, dai più lievi ai più gravi ed alzare il tono dell’umore.
Si conferma quindi ancora una volta come l’attività fisica moderata (passeggiata), tanto più se all’aria aperta (in città parchi e giardini) faccia parte della strategia favorevole al mantenimento di un buon tono dell’umore.
Ma a volte non basta. Se ansia, malinconia e senso di stanchezza non cedono il passo a un tono dell’umore migliore, si può trovare supporto da un integratore, che aiuti il cervello a sintetizzare serotonina, dopamina e noradrenalina, i neurotrasmettitori del buonumore: si tratta di una preparazione che contiene SAMe (S-Adenosil-Metionina), acido folico e vitamina B12. Priva di effetti collaterali, perché fornisce molecole normalmente presenti nell’organismo, la preparazione è in compresse da sciogliere in bocca, così da facilitare l’assorbimento delle molecole e il loro utilizzo.