Gli studi lo confermano: fare shopping è un vero toccasana per l’umore. Ma come in tutte le cose, occorrono buonsenso e controllo per evitare l’effetto opposto. Scopriamo come combattere la tristezza con la retail therapy e quali altri benefici possiamo ottenere da un acquisto equilibrato.
Forse più di qualcuno avrà notato che spesso si fanno acquisti in momenti di particolare insoddisfazione, senza riflettere sulla reale utilità dell’oggetto comprato, magari per compensare una delusione o dimenticare una giornata “no”. La sensazione di gioia e l’entusiasmo che si provano nell’immediato a volte lasciano spazio ai sensi di colpa per quel gesto dettato più da un desiderio di compensazione che da un bisogno reale. In realtà non dovremmo rimproverarci troppo perché non si tratta di un’azione superficiale e senza valore, ma quell’acquisto ha dei comprovati effetti benefici sull’umore, riduce gli stati di tristezza e malinconia, oltre a rappresentare un ottimo rimedio contro ansia e stress. A dimostrarlo è stata una ricerca condotta dall’Università del Michigan su un gruppo di persone, prevalentemente donne, che ha evidenziato come lo shopping abbia un impatto positivo immediato sulla felicità di coloro che acquistano. Secondi i dati raccolti, infatti, chi faceva acquisti si dimostrava tre volte più felice di chi invece si limitava a guardare le vetrine e vantava un maggiore autocontrollo. [1] Non è un caso quindi che negli Stati Uniti si parli addirittura di retail therapy, ovvero l’acquisto come aiuto per migliorare l’umore, e che i centri commerciali americani vendano tanti prodotti low cost che assicurano un piacere immediato e senza sensi di colpa.
Comprare almeno una volta al giorno allunga la vita
È quanto sostengono i ricercatori del National Health Research Institute di Taiwan. Comprare, infatti, pare faccia bene all’umore ma anche all’aspettativa di vita. Una dose quotidiana di sano shopping migliora il benessere generale dell’organismo e rende più longevi. Durante l’esperimento condotto per dieci anni su quasi duemila volontari, e pubblicato sulla rivista “Journal of Epidemiology and Community Health”, gli scienziati asiatici hanno scoperto che le persone sopra i 65 anni, che fanno acquisti almeno sei giorni su sette, hanno un tasso di mortalità inferiore del 28% rispetto a chi è più votato al risparmio. [2]
Un’iniezione di autostima e un rimedio anti-pigrizia
Per godere degli effetti positivi dello shopping è sufficiente togliersi qualche piccolo sfizio più volte alla settimana, utilizzando un budget ridotto. Come spiegano i ricercatori, per godere dei reali benefici fisici e psichici dello shopping non è necessario spendere molto, ma acquistare ogni giorno piccole cose aiuta a sentirsi bene con se stessi, diminuisce lo stress, calma l’ansia e aumenta l’autostima. Dagli studi è emerso come concedersi qualche piccolo piacere aiuti a guadagnare più sicurezza e a migliorare la considerazione che abbiamo verso noi stessi, ma anche il rapporto con gli altri, facilitando così le relazioni sociali.
Sebbene lo shopping online sia sempre più diffuso, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, passeggiare di negozio in negozio può rappresentare un valido aiuto anche contro pigrizia e sedentarietà. Camminare un po’ per osservare le vetrine può offrirci molte ispirazioni e aiutarci a bruciare qualche caloria, soprattutto se evitiamo scale mobili e ascensori.
Shopping compulsivo: i campanelli d’allarme
Abbiamo visto quali sono i benefici dello shopping, ma il detto “compra che ti passa” non è sempre così vero se acquistiamo oggetti inutili da cui non possiamo trattare nessuna gratificazione. Inoltre, è importante fare attenzione a non perdere il controllo delle proprie finanze e a non sfociare nella compulsione. Ecco i segnali che mettono in guardia dalla sindrome da shopping compulsivo: considerare ogni acquisto assolutamente necessario e lo shopping come unico svago possibile, incapacità di frenare il desiderio continuo di comprare e sforare sempre il budget fissato. La chiave, dunque, è distinguere fra desiderio e bisogno, e considerare lo shopping come un esercizio che può aiutarci a tenere in forma l’umore ma anche la mente, confrontando i prezzi e scovando gli affari migliori senza intaccare eccessivamente il portafoglio.
E per un supporto in più al tono dell’umore possiamo provare SameFast, la linea di integratori alimentari a base di SAMe, vitamine B9 (acido folico) e B12, che ci aiuta a ripristinare livelli adeguati dei neurotrasmettitori dell’umore, che possono risultare ridotti nei momenti più difficili.
SameFast UP, disponibile in compresse e bustine orosolubili, è pensato per offrire un efficace alleato in tutte quelle situazioni di calo dell’umore in cui si renda necessario o consigliabile un supporto: stress psico-fisico, affaticamento da studio, cambi di stagione e stanchezza.
SameFast Advance è il nuovo integratore della linea SameFast, specifico per l’età avanzata e le donne in menopausa, che aiuta a gestire le oscillazioni e i disturbi dell’umore grazie ad un maggiore apporto di SAMe (250 mg), spesso carente in queste fasi della vita.
[1] Rick, B. Pereira, and K. Burson. The benefits of retail therapy: Choosing to buy alleviates sadness. Journal of Consumer Psychology, 2014
[2] Y. H. Chang, R. C. Y. Chen, M. L. Wahlqvist, and M. S. Lee. Frequent shopping by men and women increases survival in the older Taiwanese population. Journal of Epidemiology and Community Health, 66(7):e20, 2012, https://doi.org/10.1136/jech.2010.126698