La terapia della luce agisce come “tonico” dell’umore
Sicuramente molti di voi lo avranno sperimentato senza sapere davvero che cosa fosse. È quella strana sensazione che ti arriva quando le giornate pian piano si accorciano, inizia a fare un po’ più fresco, il cielo si ingrigisce, comincia a piovere… Insomma: arriva l’autunno e, così come cadono le foglie, spesso accade che anche il tono del nostro umore vada giù, all’improvviso, quasi inspiegabilmente. Diminuisce la voglia di fare, si ha sempre voglia di dormire perché ci sentiamo prede di uno stato di sonnolenza pressoché continua, si cercano cibi più appaganti e ricchi di calorie. Tutto questo ha un nome e non è niente di così preoccupante o irrisolvibile: si tratta del disturbo affettivo stagionale (Das) che può essere curato efficacemente con la terapia della luce.
La terapia della luce ha una durata da 2 a 4 settimane.
Questo disturbo, come indicato dal nome stesso, tende a manifestarsi ai cambi di stagione, in modo particolare con l’arrivo dell’autunno, quando le ore di luce diminuiscono. I neuroscienziati hanno infatti ormai dimostrato da anni che esiste una correlazione tra diminuzione del tono dell’umore e diminuzione del numero di ore di luce solare. Alcune persone, poi, sono più sensibili di altre a queste variazioni climatiche, motivo per cui sono state studiate varie modalità d’intervento e di cura per compensare la mancanza di luce. Tra tutte, la più efficace è risultata essere la terapia della luce, che ha dimostrato di avere esiti molto simili – se non equivalenti – a quelli della maggior parte dei farmaci antidepressivi. La terapia della luce si basa, appunto, sull’impiego di una fonte di luce brillante che il paziente non deve necessariamente guardare ai fini dell’efficacia del trattamento.
È sufficiente sedersi a una distanza tra 50 e 70 centimetri dalla fonte luminosa con gli occhi aperti mentre si possono continuare a svolgere le normali attività quotidiane, come il lavoro d’ufficio, per esempio. La durata della terapia della luce varia in base all’entità del disturbo ma, in linea generale, si consiglia un trattamento quotidiano da svolgersi in un tempo stimabile dalle due alle quattro settimane.
Come agisce sull’umore la terapia della luce?
La luce, attraverso il nervo ottico, va a ribilanciare serotonina e melatonina, ovvero agisce regolarizzando i ritmi circadiani di sonno e veglia. In questo modo l’umore migliora, l’appetito si riequilibra e il sonno è di nuovo buono e ristoratore.
Nello specifico, il sistema nervoso e quello endocrino, attraverso la terapia della luce, ricevono importanti stimoli che agiscono sul suo corretto funzionamento. Tali stimoli luminosi raggiungono specifiche regioni, come l’ipotalamo, deputato alla regolazione della produzione di serotonina e cortisolo, e l’epifisi, il cui compito è quello di mantenere in equilibrio la produzione di melatonina. In questo modo, il sistema neuro-endocrino funziona bene e, di conseguenza, il nostro umore è buono.